Lunedì 21 settembre hanno preso avvio i lavori di ristrutturazione della sede di Avis Provinciale di Brescia, in Piazzetta Avis.
“Grazie al contributo della Fondazione Comunità Bresciana – Comitato #aiutiamobrescia -“ spiega l’Avis Provinciale, “stiamo creando nuovi spazi dedicati alla raccolta di sangue intero e in aferesi. L’idea nasce anni fa, con lo scopo di potenziare la realtà bresciana ed accogliere nel fine settimana un maggior numero di donatori. Per motivi legati all’importante impegno di risorse il progetto è rimasto a lungo nel cassetto. A seguito dell’emergenza Coronavirus siamo stati presto costretti a riconsiderare la nostra struttura, in termini di accessi massimi consentiti giornalmente, al fine di mantenere i rigorosi standard di sicurezza, doverosi per una realtà come la nostra tesa alla salute e cura delle persone”.
Le criticità sollevate nel periodo del post pandemia hanno così convinto a “riaprire il cassetto”: una attenta rivalutazione del progetto in precedenza accantonato, con la volontà di creare un percorso circolare e di ampio respiro, nel pieno rispetto delle norme anti Covis-19. “Contestualmente – spiega ancora l’Avis provinciale bresciana – abbiamo cercato un sostegno trovando nella comunicazione da parte di Alberta Marniga, Presidente della Fondazione Comunità Bresciana, una sinergia inattesa: “abbiamo valutato meritevole il vostro progetto” è stata la frase che ha finalmente consentito – unitamente al reperimento di risorse interne – il concreto avvio dei lavori”.
La magia della inesauribile generosità bresciana permetterà, quindi, di ampliare lo spazio dedicato all’unità di raccolta presso il Centro cittadino, incrementando del 30% la capacità attuale.
I lavori svolti presso la sede di Avis Provinciale Brescia
I miglioramenti previsti dal progetto sono innumerevoli:
- distinguere l’ingresso dall’uscita, con un percorso circolare, evitando la compresenza di persone in step diversi dell’attività donazionale;
- creare un’area all’ingresso per l’accoglienza dei donatori, utilizzabile nel caso di emergenza quale postazione triage;
- raddoppiare le postazioni emoglobina, create non più in aree riservate ma in stanze dedicate;
- incrementare il numero degli ambulatori medici, che passano da 5 a 7;
- aggiungere una terza postazione per la consegna di sacche e provette, direttamente in sala prelievi;
- incrementare il numero delle postazioni di sangue intero, passando da 16 a 20;
- realizzare una sala prelievi dedicata unicamente alla donazione in aferesi, con 8 postazioni.
“Per poter realizzare il nostro progetto – spiegano in Avis – abbiamo pensato a tre fasi d’intervento che interesseranno tre diversi spazi della struttura esistente. Rimodulando il percorso del donatore in ciascuna fase, potremo continuare a svolgere regolarmente l’attività senza interruzioni, garantendo a tutti i donatori la massima sicurezza e i massimi standard qualitativi, e agli ospedali il mantenimento della raccolta e distribuzione”.
Il termine dei lavori è previsto entro Natale 2020.