Come si sviluppano i liposarcomi?
Raramente la metamorfosi delle cellule adipose porta allo sviluppo di un tumore maligno abbastanza raro, il liposarcoma.
I sarcomi sono un tipo di tumori maligni che originano dalle cellule mesenchimali ovvero dagli elementi che compongono il tessuto connettivo. Questo tessuto, che svolge una funzione di sostegno, è presente in ogni organo e distretto del nostro organismo. Per questo motivo i sarcomi possono insorgere in qualsiasi sede anatomica.
I sarcomi sono tumori rari che colpiscono 5 persone ogni 100.000. Il liposarcoma, che prende origine dal tessuto adiposo, rappresenta circa il 18-20% di tutti i sarcomi.
Quali sono le cause di sviluppo del liposarcoma?
Le cause alla base dell’insorgenza del liposarcoma sono ancora misconosciute. Probabilmente alcune mutazioni genetiche modificano i segnali che controllano la capacità delle cellule di riprodursi in maniera corretta portando alla moltiplicazione e all’accumulo di cellule tumorali. I fattori di rischio sono quindi quelli comuni a tutti i tumori ovvero l’esposizione alle radiazioni e agli inquinanti. Si ritiene inoltre che vi possa essere un certo grado di familiarità soprattutto in associazione a malattie di origine genetica come la neurofibromatosi.
Come si manifesta?
Il liposarcoma è un tumore piuttosto subdolo perché spesso è misconosciuto e la diagnosi tardiva. La massa tumorale non differisce da un normale lipoma se non nelle fasi più avanzate della malattia quando il paziente inizia ad avere dolore, la crescita è variabile e può essere rapida o lenta. A differenza del lipoma però, che interessa qualsiasi fascia d’età, il liposarcoma è un tumore tipico dell’età adulta avanzata, considerando che si manifesta solitamente tra la quinta e la settima decade d’età.
La diagnosi viene fatta in maniera del tutto simile a quella per il lipoma con il quale infatti abbiamo detto divide diverse caratteristiche. Si esegue una ecografia e quindi, asportata la lesione, la si analizza al microscopio per valutarne le caratteristiche tumorali. Se necessario si può approfondire la diagnosi con esami dotati di maggiore sensibilità come la risonanza magnetica con mezzo di contrasto.
Una volta raccolti tutti i dati che caratterizzano il tumore si potrà effettuare una stadiazione. Questa consiste nell’assegnazione dei valori numerici per diversi parametri che permettono di definire il tumore per stadio di avanzamento e grado di malignità.
Quali sono le terapie e le probabilità di sopravvivenza?
La terapia fortunatamente è possibile e si basa sull’escissione chirurgica della massa tumorale ed eventualmente su sedute di chemioterapia o radioterapia.Lo scopo è di ridurre la massa tumorale prima dell’intervento o scongiurare l’insorgenza di metastasi.
La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi supera il 90% dei casi se la diagnosi è precoce mentre purtroppo si riduce a meno del 15% in caso di diagnosi tardiva.
– Dr. Claudio Bravin