Tuttavia il calo è stato compensato da una riduzione dei consumi grazie all’applicazione delle tecniche di Patient Blood Management (di cui abbiamo già parlato qui) da parte degli ospedali. In complesso l’Italia è quindi riuscita a garantire una donazione in sicurezza anche nei periodi peggiori della pandemia.
L’invito rimane comunque quello di contattare il centro o l’associazione più vicina per programmare una donazione di sangue.
Vincenzo De Angelis, direttore del Cns, ha dichiarato:
“Nel 2020 le attività dei servizi trasfusionali sono state sotto pressione, come testimonia anche il calo visto nella raccolta di plasma. È importante sottolineare che grazie allo sforzo di tutti gli attori, dal Cns alle associazioni, si è riusciti a garantire una donazione in sicurezza anche nei periodi peggiori della pandemia, l’invito è quindi di contattare il centro o l’associazione più vicina per programmare una donazione“.
I dati sulla donazione di sangue nel 2020
Complessivamente nel 2020 sono state raccolte 2.409.822 unità di sangue. I dati sono quindi in calo rispetto alle 2.548.004 unità del 2019, un quantitativo che era sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente. Il calo ha riguardato tutte le regioni e Province Autonome, senza eccezioni. Purtroppo è dare notare anche che il calo è causa per l’Italia di un allontanamento dall’obiettivo di autosufficienza nazionale nella raccolta di sangue.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”40px”][vc_single_image image=”6532″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_empty_space height=”40px”][vc_column_text]