Sono centinaia di migliaia le vittime di malattie che, se le zanzare non esistessero, non verrebbero trasmesse. Per numero di vittime la piccola zanzara è l’animale più pericoloso al mondo; più di tutti i serpenti, gli squali, gli elefanti e i coccodrilli messi assieme. Clicca qui per scaricare l’infografica relativa al numero di vittime uccise ogni anno dagli animali più pericolosi.
Anche il Prof. Burioni, famoso per la sua importantissima campagna a favore delle vaccinazioni, ha affrontato il tema delle zanzare valutando la possibilità di portare all’estinzione la zanzara, salvando così innumerevoli vite umane.
In Italia non sono presenti, in maniera endemica, tutte le malattie trasmesse dalle zanzare. Tuttavia tra qualche mese si affaccerà di nuovo il rischio, per i soggetti più deboli dal punto di vista immunitario, di contrarre una malattia causata dal West Nile Virus (WNV – virus del Nilo occidentale).
WNV: cos’è?
Questo virus, appartenente alla famiglia dei Flaviviridae, non si trasmette da persona a persona per contatto ma soltanto tramite puntura di zanzara. Il virus infetta anche altri mammiferi, soprattutto equini ma anche cani, gatti, conigli e qualche specie di uccello. Dopo un breve periodo di incubazione l’infezione si manifesta nel 20% dei casi con sintomi leggeri che ricordano un’influenza e quindi con cefalea, febbricola, nausea e vomito e linfonodi ingrossati.
I sintomi possono durare da qualche giorno a qualche settimana. La loro gravità varia da soggetto a soggetto essendo più grave negli individui particolarmente deboli (anziani, bambini e persone debilitate).
In meno dell’1% dei casi i sintomi sono ben più gravi. Si possono presentare infatti intensa cefalea, febbre alta, disorientamento, disturbi alla vista, debolezza muscolare, convulsioni, paralisi e addirittura coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti e in circa 1 caso su 1000 si presenta una encefalite letale.
La diagnosi viene fatta con un semplice esame del sangue, ricercando gli anticorpi specifici. La ricerca verrà effettuata, dall’inizio della stagione, anche sui campioni di sangue dei donatori AVIS. In alcuni casi sarà necessario far osservare un periodo di sospensione al fine di non avere risultati falsamente negativi.
Le dimensioni del problema e le soluzioni dal Ministero della Sanità
Le proporzioni della diffusione del WNV non sono incoraggianti. Solo nel 2018 nel nostro Paese sono stati registrati 595 casi umani. Di questi, 238 si sono manifestati con importanti sintomi neurologici. Analogamente a quanto registrato nelle persone, nello stesso anno, come previsto, la sorveglianza veterinaria ha rilevato un aumento della circolazione del WNV in zanzare, uccelli e cavalli.
Il Ministero della Salute, per fare fronte all’aumento della diffusione del virus, ha introdotto alcuni aggiornamenti relativi alle attività di prevenzione, alla classificazione delle aree a rischio e alle misure di controllo.
I principali interventi per ridurre il rischio di diffusione comprendono il controllo dei vettori e quindi delle zanzare, azioni di informazione riguardo l’infezione e la protezione dei soggetti maggiormente suscettibili e la corretta gestione del territorio con azioni di risanamento ambientale in modo da eliminare i siti in cui le zanzare si riproducono.
Le aree a rischio verranno individuate sulla base dei dati epidemiologici e sulle caratteristiche del territorio. Verranno individuate provincie e regioni ad alto o a basso rischio per le quali potrebbero essere necessari ulteriori processi di controllo della diffusione del virus.
La prevenzione del contagio
Le misure di controllo prevedono invece l’introduzione di periodi di sospensione per i donatori di sangue, qualora abbiano soggiornato, anche solo per una notte, in aree a rischio e l’esecuzione di test specifici su tutte le unità di sangue donato. Il tutto per mantenere un altissimo profilo di sicurezza del prodotto finale.
Il processo di osservazione e prevenzione del contagio del WNV quindi non è una novità, nemmeno per i donatori. Ogni anno infatti si rinnovano, con maggior enfasi, le raccomandazioni del Ministero della Sanità e del Centro Nazionale Sangue. Alzare l’asticella dei controlli permette di salvaguardare la salute delle persone più deboli e di mantenere l’eccellenza di qualità del “prodotto sangue” che AVIS si impegna sempre a garantire.
– Dott. Claudio Bravin