[vc_row][vc_column][vc_column_text]”Le attività di medicina trasfusionale, così come la promozione e lo sviluppo della donazione di sangue, sono riconosciuti come LEA”. Esordisce così Giancarlo Maria Liumbruno all’evento “La comunicazione sociale come motore del cambiamento culturale tra opportunità e pratiche”. L’evento ha preceduto l’apertura dei lavori dell’84° Assemblea Nazionale tenutasi a Riccione nei giorni dal 17 al 19 maggio scorsi. Liumbruno, oltre ad essere il direttore del Centro Nazionale Sangue presso l’Istituto Superiore di Sanità, è tra i relatori del corso di formazione “Il volontariato delle donazioni di sangue, organi e midollo: problematiche della comunicazione scientifica e sociale”. Il corso, realizzato in collaborazione con l’ordine dei giornalisti dell’Emilia Romagna, è rivolto ai professionisti della comunicazione e i giornalisti operanti nella rete associativa di Avis.

Il confronto tra professionisti

Ad introdurre il momento formativo che rientra nel percorso “Buone prassi e comunicazione in rete’” il responsabile ufficio stampa di Avis Nazionale – Filippo Cavazza che ha ceduto la parola al collega giornalista Silvestro Ramunno.

Ramurro ha presentato ai partecipanti uno studio condotto da Bobby Duffy, direttore della sezione inglese dell’istituto di ricerca Ipsos sul Misperception Index. Lo studio purtroppo rivela come, specialmente in Italia, la distorsione delle informazioni sia molto forte, soprattutto sui temi dettati dall’agenda setting (sicurezza, migranti, per citare due esempi). L’effetto che ne consegue sui social è una polarizzazione dettata dalla Confimation Bias. Questo si traduce in un atteggiamento tipico della natura umana che ci porta alla ricerca di una conferma di un’ipotesi tramite prove a favore piuttosto che la ricerca di evidenze contrarie in grado di smentirla.

Per approfondimenti a riguardo rifarsi alle numerose pubblicazioni di Walter Quattrociocchi.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”20px”][vc_single_image image=”4193″ img_size=”full”][vc_column_text]

Le problematiche della disintermediazione

Essere giornalisti e rispondere alla deontologia professionale significa quindi anche doversi confrontare con i nuovi meccanismi sviluppatisi sui social e la totale perdita della disintermediazione tra mittente e destinatario, con una comunicazione più diretta ed una maggiore vicinanza al pubblico. La cartina di tornasole mostra come l’avanzare del “fai da te”, ovvero di utenti che si informano in autonomia ma spesso con scarsa capacità di interpretazione dei testi e verifica delle fonti, moltiplichi (anche grazie al sistema di ricondivisione) il problema delle fake news. Esemplari sono i casi citati da Giancarlo Maria Liumbruno del bambino B+ con necessità di sangue o di presunti casi di compravendita di emocomponenti.

Nuove strade

Andrea Volteranni, tra i massimi esperti di comunicazione sociale in Italia, parla quindi di necessari, anche se non semplici, cambi di rotta. “Si deve passare dalla visibilità alla creazione di comunità attraverso i social”. Gli operatori del settore e le associazioni che si occupano anche di divulgazione scientifica devono seguire sempre la via della completezza e della chiarezza. Metodologia condivisa per altro dalle presidenti nazionali di ADMO Rita Malavolta e AIDO Flavia Perrin presenti al convegno.

 

Un impegno questo già preso e avviato dal network di Parole Ostili, un progetto sociale e di sensibilizzazione che trova nella rete la sua nascita. Il progetto è costituito da un manifesto nel quale le parole tornano ad avere un ruolo predominante. “Nato in Rete per la Rete, si costituisce di 10 principi di stile, un impegno da assumere”.

Clicca qui per leggere il manifesto di Parole Ostili.

 

Emblematica anche la questione posta dalla giornalista e filosofa albanese Anita Likmeta, tra le ideatrici del progetto. “Sui social è sempre forte l’esigenza di rispondere, di dire la propria, ma a volte il vero potere risiede nel silenzio. Chi ti chiede sempre di ribattere? Chi tace, riesce ad averne il totale controllo del potere del silenzio e per questo gestirne a pieno la forza.”

Lo scorso sabato 12 gennaio 2019 si è tenuta l’83° Assemblea Generale di Avis Nazionale. Scopri di più, clicca qui.

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