Numeri da record per il 2018 di AIDO, l’Associazione Italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule. Dal 2014 i numeri dei donatori sono in costante ascesa, con una crescita pari 24,4% e lo scorso anno è registrato come il migliore di sempre. Segnali positivi arrivano anche dal numero delle opposizioni alla donazione, pari al 28,7% nel 2017 contro il 32,8% del 2016. In totale, le dichiarazioni di volontà provenienti da AIDO sono ben 1.375.088.
Anche al momento di rinnovare la carta d’identità sono sempre di più (72,3%) gli Italiani che esprimono il proprio consenso alla donazione di organi. Il Paese sta quindi crescendo anche da un punto di vista sistemico grazie all’aumento delle dichiarazioni di volontà ai Comuni.
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Alessandro Nanni Costa, direttore generale del Centro Nazionale Trapianti, ha commentato: “Sono dati positivi, perché “consolidano” il salto che è stato fatto nel 2017, e mostrano che molte Regioni superano i 30 e vanno verso i 40 donatori per milione. Guardando il trend risulta evidente che negli ultimi 15 anni la Rete trapianti ha avuto una crescita grazie a una forte componente innovatrice”.
In ordine, le strutture nelle quali si è realizzato il maggior numero di interventi sono:
- Centro trapianti di Torino
- Padova
- Pisa
- Bologna
- Verona
- Milano Niguarda
Unico dato negativo è quello che riguarda alcune zone del sud Italia, dove si sono registrati meno donatori e le opposizioni sono stabili al 30% (maggiori rispetto al centro-nord).
Il trend è in continua crescita
Già il 2017 per AIDO aveva rappresentato un’ottima annata, con una crescita, rispetto al 2016, del +6% per quanto riguarda gli interventi e del +9% per il numero di donatori. Una crescita su tutti i fronti dunque, che per il secondo anno consecutivo si traduce in un calo dei pazienti in lista d’attesa.
Un trend positivo quello del 2018 anche per i trapianti di cellule staminali emopoietiche grazie a Alex Montresor, il bambino di un anno e mezzo affetto da Linfoistiocitosi Emofagocitica (HLH). La storia del piccolo, curato grazie alle cellule staminali donate dal padre, ha portato alla realizzazione di Match4Alessandro, una campagna di sensibilizzazione sul tema che l’anno scorso è stata presente in più di 180 piazze italiane. La risposta dei cittadini all’appello ha sicuramente fatto da traino, aumentando il numero di donatori attivi iscritti al Registro IBMDR (+51%).
La donazione di organi da parte delle donne italiane
Da sottolineare inoltre un ulteriore dato interessante per AIDO rilevato di recente dal Centro Nazionale Trapianti sulle differenze di genere nelle donazioni. Le donne italiane sono infatti le più generose d’Europa. Dal 2001 al 2017 il 66% delle donazione di rene o di una porzione di fegato sono infatti da attribuire al genere femminile. La maggior parte di queste rappresentano donazioni da madri a figli, da mogli a mariti e tra fratelli.
Non è riscontrata invece alcuna particolare differenza di percentuale per quanto riguarda la donazione da parte dei figli verso i genitori.