Il protocollo, di durata annuale, impone l’impegno reciproco di sensibilizzare i cittadini sull’importanza della cultura del dono nonché di promuovere la ricerca contro i tumori del sangue. Un’unione di forze e di risorse, quindi, per lavorare su una comunicazione comune, su eventi comuni (tra cui la Giornata mondiale del donatore di sangue e la Giornata nazionale contro le leucemie, i linfomi e il mieloma), per spiegare l’importanza del dono, garantire l’autosufficienza nazionale, le terapie per i malati ematologici e le regolari attività ospedaliere.
Il protocollo è stato sottoscritto dai due presidenti Nazionali, Gianpietro Briola e Sergio Amadori. Insieme a loro anche il consigliere di AVIS Nazionale e referente per i protocolli d’intesa, Marco Denti.
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Il prof. Sergio Amadori, Presidente di AIL Nazionale, ha dichiarato:
“Garantire un’adeguata disponibilità di sangue a tutti i pazienti che ne abbiano necessità e contribuire a migliorare la qualità di vita dei pazienti ematologici attraverso assistenza e sostegno alla ricerca scientifica, sono due mission, quelle di AVIS e di AIL, che vanno da sempre di pari passo, nel diffondere la cultura del dono. Per questo siamo particolarmente lieti che sia stato firmato, dopo anni di vicinanza e collaborazione, un protocollo d’intesa che ci vedrà fianco a fianco, con le nostre migliaia di volontari impegnati su tutto il territorio nazionale, nel promuovere e sostenere reciprocamente iniziative a favore dei pazienti ematologici e delle loro famiglie“.
Con lo stesso entusiasmo il presidente di AVIS Nazionale Gianpietro Briola ha poi continuato:
“Da sempre la nostra associazione partecipa attivamente a sostegno della ricerca scientifica. Sono molto contento di quanto sottoscritto. AIL rappresenta una realtà di riferimento per il nostro sistema sanitario e per l’intero mondo del volontariato, così come AVIS. Già lo scorso aprile, durante la pandemia, attraverso i nostri canali abbiamo sostenuto la vendita delle Uova di Pasqua AIL che non potevano essere presenti nelle piazze italiane. Entrambe le nostre associazioni lavorano per un unico obiettivo: quello di garantire terapie e speranze di vita a tanti pazienti ematologici. I donatori di sangue fanno sì che ogni giorno oltre 1.800 persone possano beneficiare di trasfusioni salvavita. Ecco perché questa firma non rappresenta un punto di arrivo, ma il primo passo di molte altre iniziative che insieme porteremo avanti per la tutela della salute di ciascuno“.