Per un robot, queste funzioni vengono svolte da un sistema di alimentazione ottimizzato per compiti specifici. Questo crea notevoli limitazioni alla sua efficienza ed autonomia energetica.
Realizzato con le sembianze di un pesce leone, il pesce-robot può immagazzinare il 325% in più di energia rispetto ad una normale batteria. Questa funzionalità consente al pesce di nuotare, anche controcorrente, fino ad un massimo di 36 ore consecutive ad una velocità di 1,5 lunghezze del corpo al minuto.
Come funziona il pesce-robot?
Il pesce-robot nuota grazie ad un sangue artificiale derivato da un composto di liquidi per batterie. Il fluido idraulico stimola reazioni elettrochimiche e viene quindi pompato nel robot attraverso una simulazione di un vero e proprio sistema circolatorio. Questo sistema circolatorio artificiale è in grado, contemporaneamente, di muovere e alimentare elettricamente il pesce-robot, imitando così una funzione fondamentale di molti organismi viventi. Il sistema vascolare sintetico combina infatti le funzioni di trasmissione della forza idraulica, attuazione e accumulo di energia in un unico progetto integrato.
La ricerca è stata pubblicata lo scorso 19 giugno sulla rivista Nature.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”20px”][vc_video link=”https://youtu.be/JiCl15HF4R4″ align=”center”][vc_column_text]
Il risultato è il frutto del lavoro dei ricercatori della Cornell University di Ithaca, nello Stato di New York e di altri istituti statunitensi.
Rob Shepherd, professore associato della Cornell, ha commentato:
“In natura osserviamo spesso per quanto tempo gli organismi possono operare mentre svolgono compiti sofisticati. I robot non possono eseguire imprese simili per molto tempo e noi volevamo migliorare l’immagazzinamento di energia. Il nostro approccio ispirato alla biologia può aumentare notevolmente le possibilità energetiche dei sistemi artificiali, consentendo ai robot di rimanere in azione per molto più tempo rispetto al passato”.
Quali sono i vantaggi del pesce-robot?
Questo sistema circolatorio artificiale non solo è in grado di replicare il funzionamento di organismi biologici ma rappresenta anche un esempio per una futura generazione di robot caratterizzati da migliori sistemi di immagazzinamento e densità dell’energia, autonomia, efficienza e multifunzionalità. Inoltre i materiali flessibili utilizzati per realizzare il sistema sono in grado di assumere forme complesse e deformarsi con il movimento del robot.[/vc_column_text][vc_empty_space height=”20px”][vc_single_image image=”4534″ img_size=”full” add_caption=”yes” alignment=”center”][vc_empty_space height=”20px”][vc_empty_space height=”20px”][vc_column_text]