I droni sono strumenti tecnologicamente all’avanguardia, veri e propri aeromobili dalle alte prestazioni di volo e capaci di viaggiare fino a distanze notevoli.
Lo sviluppo tecnologico legato al mondo dei droni è in constante avanzamento e perfezionamento. Oggigiorno, oltre ai “classici” droni aerei e da terra, è possibile notare l’ingresso sul mercato anche di nuovi modelli di droni impermeabili in grado di navigare e atterrare sull’acqua, o addirittura di immergersi per la realizzazione di immagini subacquee.
Che cosa significa?
L’avanzamento tecnologico di questi strumenti consente di trovare sempre nuovi campi di applicazione in cui utilizzarli. I droni possono essere impiegati per l’ispezione di impianti solari, di infrastrutture critiche, per il monitoraggio dell’ambiente e di edifici storici, per la sicurezza di attività di vario genere e, non ultimo, in ambito sanitario e umanitario.
Il rapporto tra sanità e tecnologia è un binomio fondamentale per il miglioramento e l’efficienza dei servizi sanitari. Già da tempo si discute delle potenzialità e dei vantaggi che possono derivare dall’utilizzo di droni per il trasporto di sangue in casi di emergenza e la risoluzione di situazioni di criticità.
Alcuni vantaggi che possono derivare dall’utilizzo dei droni per il soccorso medico e il trasporto di sangue sono:
- consegne veloci: i droni non vengono rallentati dal traffico né dalla viabilità delle nostre strade;
- possono consegnare il sangue in luoghi pericolosi o difficili da raggiungere;
- possono offrire aiuto e supporto a zone irraggiungibili da ambulanze e veicoli tradizionali, comprese le isole;
- la continuità del servizio.
E per il trasporto di sangue donato?
In Italia come all’estero sono molte le iniziative dedicate alla sperimentazione di queste iniziative.
Lo scorso febbraio si è svolto il Roma Drone Campus 2018, manifestazione giunta ormai alla 5° edizione in cui si è parlato a lungo dell’argomento. “La tecnologia dei droni si sta ormai orientando verso mezzi a pilotaggio remoto in grado di muoversi su tutti e tre gli elementi: aria, acqua e terra” ha dichiarato Luciano Castro, presidente di Roma Drone. “In questa due giorni romana presenteremo, ad esempio, droni postini made in Italy, i cui primi test di volo sono stati fatti a Trapani, droni sottomarino per le ricerche archeologiche, e il prototipo di un velivolo per il trasporto di sangue”.
Il 29 e 30 settembre 2018 si è svolto a Firenze il Drone Rescue Day, evento dedicato ai droni professionali impiegati nella ricerca dei dispersi in ambito civile con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sulle potenzialità di queste tecnologie.
ABZERO
Il prossimo appuntamento invece è per il prossimo 13 ottobre a Piacenza e vede coinvolta ABZERO, una start-up creata dai molisani Giuseppe Tortora e Andrea Cannas di base a Pisa. L’obiettivo è quello di sviluppare e portare all’utilizzo effettivo un drone in grado di trasportare sacche di sangue donato e medicinali 24 ore su 24, 7 giorni su 7, fino a distanze di 40 km. Il drone ABZERO-X© sarà gestito da un’applicazione per smart phone, garantirà la sicurezza del sangue trasportato grazie ad un paracadute di emergenza incorporato che si attiverà in caso di avaria e sarà completamente automatizzato nel decollo, nella percorrenza e nell’atterraggio.
Questo progetto, che rappresenta il primo prototipo brevettato nel suo genere in Italia e in Europa, verrà presentato con l’esibizione di un volo dimostrativo per il trasporto di sangue. «Un mezzo che porti il sangue dove serve in modo semplice e veloce, è un progetto semplicemente rivoluzionario», ha dichiarato il Dott. Fabrizio Niglio, Direttore delle unità di Immunoematologia e Trasfusione di Pontedera.
[/vc_column_text][vc_empty_space height=”20px”][vc_video link=”https://www.youtube.com/watch?v=cDPskbks4Vs”][vc_empty_space height=”20px”][vc_column_text]Per l’occasione sarà presentato anche un secondo progetto, Rescue Drone Network, una rete di pronto impiego di droni per il soccorso sia ordinario che per medio-macro emergenze. L’idea è quella di creare una rete di professionisti che, secondo protocolli di azione studiati e standardizzati, possano essere di aiuto in situazioni quali incidenti stradali e ferroviari e la ricerca di persone scomparse.
All’evento, che vede il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Piacenza e Comune di Piacenza, parteciperanno diversi rappresentanti delle Istituzioni nazionali ed anche l’ex direttore della Protezione Civile Guido Bertolaso.