Come ha ricordato il dott. Giampietro Briola, già Presidente di Avis Provinciale Brescia:
– Lo spirito solidale, però, non è un gene del DNA, non è “naturale”. Anzi, per natura l’individuo è concentrato su sé stesso, sensibile nel proteggere i propri interessi o quelli dei propri familiari. È solo quando apre gli occhi sul mondo che si accorge di quanto è prezioso nella vita aiutarsi gli uni con gli altri e restituire un po’ di quel bene che ciascuno di noi ha ricevuto “gratis”. – [/vc_column_text][vc_single_image image=”1685″ img_size=”full”][vc_empty_space height=”20px”][vc_column_text]Tutti gli avisini lo sanno bene, ma la domanda è: i ragazzi, i giovani fanno esperienze che li fanno crescere alla solidarietà? Incontrano persone che li accompagnano ad acquisire questa “seconda pelle”? La vita di oggi li fa uscire da loro stessi e li fa maturare alla sensibilità sociale?
Le ricerche dicono che il 60% dei giovani (19-32 anni) non ha mai fatto volontariato e il 29,3% lo ha fatto “in passato”(Rapporto Giovani 2017).
Solo il 4,7% afferma di essere impegnato in modo continuativo. Eppure, continuano gli intervistati, il volontariato è al top nella fiducia dei giovani (65,3%) che lo reputano secondo solo alla ricerca scientifica (75,3%) (Rapporto Giovani 2017).
Come avisini, come organizzazioni di volontariato godiamo della fiducia dei giovani: che cosa possiamo fare per attrarre tutti quei ragazzi che ci stimano ma non si rendono disponibili, che ci accordano la loro fiducia ma non sono mai entrati nelle nostre sedi, che sanno che c’è bisogno di loro e hanno anche letto i volantini ma non si sono avvicinati ai Gruppi Giovani?
Ora è tempo di estate e di relax. Forse è il tempo propizio per riflettere insieme, per valutare quali attività funzionano e anche per cercarne altre. Facciamoci trovare pronti per il prossimo anno scolastico.
Tanti giovani forse non lo sanno, ma aspettano il nostro invito.