[vc_row][vc_column][vc_column_text]Padova è capitale europea del volontariato per il 2020. Durante l’anno la città ospiterà le manifestazioni che, come ha spiegato il Presidente del Centro per i servizi del volontariato di Padova, Emanuele Alecci, “hanno come obiettivo quello di riunire tante realtà appartenenti ad ambiti diversi, con il filo conduttore comune della sostenibilità”. A dicembre 2019 è avvenuto il passaggio di consegne simbolico tra la città di Košice (Slovacchia), capitale europea del volontariato 2019, e Padova.

Ricuciamo insieme l’Italia

Padova sarà una grande occasione per rappresentare e coinvolgere a livello europeo il mondo del volontariato e dell’impegno civile non solo per il territorio locale e regionale, ma per tutto il Terzo settore italiano” ha commentato Alecci. L’evento di apertura, che si intitola “Ricuciamo insieme l’Italia”, si terrà venerdì 7 febbraio alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Seguiranno molti altri appuntamenti durante l’anno e occasioni d’incontro con volontari di tutta Europa, per cercare di costruire assieme una grammatica comuneIl manifesto dell’iniziativa è stato disegnato dall’illustratore padovano Claudio Calia.

Il convegno di Avis a febbraio 

Previsto per l’8 febbraio un convegno promosso da Avis sul tema della donazione, dell’etica e dell’inclusione sociale. Obiettivo della manifestazione, e del convegno, è quello di avvicinare il maggior numero di persone possibile al volontariato. Avis avrà una vetrina molto importante per ribadire ancora una volta l’importanza e la necessità della donazione di sangue. Da qui i temi del convegno, che saranno poi sviluppati durante tutti l’anno per il World Blood Donor Day che si terrà in Italia. Tutte le associazioni di volontariato sono invitate a partecipare ed a fare rete, per comunicare la necessità comune di nuove persone che si mettano al servizio degli altri. In Italia il volontariato ha un ruolo e peso sociale importantissimo. Il fatto che nel 2020 molte città italiane saranno animate da iniziative culturali legate al mondo del Terzo settore deve funzionare come stimolo e sfida.

 

La speranza di Avis è quella che moltissimi giovani si lascino ispirare da questo clima di partecipazione e decidano di impegnarsi per la collettività. Perché il futuro di Avis è non solo nei donatori, ma anche in tutte quelle ragazze e ragazzi che costituiranno il suo futuro corpo dirigente.

 

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